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Feltrinelli
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Quali sono le ventisette azioni dell’uomo civile? Lo scoprirete a Montelfo, il paese piu magico e fantastico del mondo. In un romanzo di sfrenata comicita. Stefano Benni monta un grande circo di creature indimenticabili: il Nonno Stregone, Ispido Manidoro, Trincone Carogna, Sofronia e Rasputin, Archimede detto Archivio, Frida Fon, lo gnomo Kinotto, il beato Inclinato, Simona Bellosguardo, il gargaleone e il cinfalepro, Fen il Fenomeno, Piombino, Raffaele Raffica, Alice, don Pinpon e don Mela, Zito Zeppa, la Jole, Gino Saltasu, il sindaco Velluti, Ottavio Talpa, Bubba Bonazzi, Bum Bum Fattanza, Nestorino e Gandolino, Sibilio Settecanal, Tramutone, la Mannara, Giango, i fratelli Sgomberati, Bingo Caccola e Tamara Colibri, Maria Sandokan, Adelmo il Cupo, Checca e Caco. |
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Sompazzo, il paese più bugiardo del mondo — Gaspard Ouralphe, il più grande cuoco della Francia — Il verme mangiaparole e l'increbile storia del capitano Charlemont — La disfida di Salsiccia — Il dittatore pentito — Kraputnyk, il marziano innamorato — Priscilla Mapple e il delitto della II C — Il folletto delle brutte figure, il diavolo geloso e la chitarra magica — La storia di Pronto Soccorso e Beauty Case — Il mistero di Oleron e l'Autogrill della morte — Californian crawl — Il ponosabato del cinema Splendor — I capricci del dio Amikinont'amanonamikit'ama — Arturo Perplesso Davanti alla Casa Abbandonata sul Mare — Il racconto più breve del mono, la fatale Nastassia e la grande Traversata di Vecchietti.Tutto può accadere nel bar sotto il mare. Un bar in cui tutti vorremmo capitare, una notte, per ascoltare i racconti del barista, dell'uomo col cappello, dell'uomo con la gardenia, della sirena, del marinaio, dell'uomo invisibile, della vamp e degli altri misteriosi avventori. |
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«Di quando Berlusconi regalo alla regina d'Inghilterra un reggiseno di pizzo, pregandola di indossarlo in sua presenza. Di quando venne finalmente chiarito che «cariche dello stato» non si riferiva agli esplosivi usati durante la prima Repubblica. E di quando il Pd diede in affido i suoi elettori a chi garantiva di trattarli con umanita. Torna il Breviario umano, sociale e politico di Michele Serra. In una nuova edizione piu vasta, piu ricca, ancora piu tragicamente comica.» |
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«Ulisse, giovane scrittore con un libro alle spalle, scarso futuro e incerto presente, lavora in una piccola casa editrice a fatturato zero. E ossessionato dagli «scrittodattili» (pare che nessuno, proprio nessuno, si esima dal cimento della scrittura) e si riconosce «poligamo politropo» (vale a dire che, malgrado la bella Pilar, signora del suo cuore, cede volentieri a effimere avventure). Un giorno riceve una lettera misteriosa. «Egregio signor Ulisse. Le scrivo per tre motivi. Il primo e che lei ha un nome omerico come me...» Chi scrive e Achille. Un ragazzo malato, deforme, inchiodato davanti a un computer, che paga con la volontaria reclusione domestica la minaccia sempre incombente di un internamento clinico. Chiede un incontro. Ulisse ci sta. Achille e colto, vitale, curioso, impudico. Di Ulisse vuole sapere tutto, e in particolare vuole sapere tutto dell'intrepida Pilar, sudamericana in attesa di permesso di soggiorno. Ulisse parla. Senza reticenze. E Achille risponde digitando sulla tastiera. Nella semioscurita di una stanza in cui il mondo entra con il clangore di armi lontane. La loro e una sbilenca, strana, amicizia. Un'amicizia fra eroi, in cui l'emerso e il sommerso sembrano coincidere in un'unica figura. Combattono insieme una grande battaglia, una di quelle battaglie che ha il suono mitico delle antiche gesta. Stefano Benni desta dall'ombra di un mondo tetramente allo sfascio la luminosa nerezza della sfida, il riso liberatorio sull'orlo dell'abisso. Commuove e inquieta. Non ci lascia in pace. E ci regala un personaggio che non si fa dimenticare.» |
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«Il romanzo che diede a Bulgakov celebrità in vita, prima della fama universale postuma raggiunta con «Il maestro e Margherita». Tutto ruota attorno alle vicende dei tre fratelli Turbin (Aleksej, Nikolka ed Elena) nella tempestosa Kiev del convulso inverno 1919-1920. La città è nelle mani dell'avventuriero Simon Petljura ma si trova anche nella morsa di un duplice accerchiamento, quello dell'atamano (cosacco) Shoropadskij e dei bolscevichi. Le avventure dei fratelli Turbin si susseguono fra malattie, guarigioni miracolose, preghiere, eroismi, fughe, divorzi, amori e amicizie. Sullo sfondo, tratteggiata con rapidità futurista ma allo stesso tempo con potente afflato epico, la Storia di una nazione e di un popolo fotografati in un momento decisivo.» |
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«Due romanzi brevi — o racconti lunghi, che dir si voglia — che mettono in risalto la vena fantastica e corrosiva di Michail Bulgakov. Si tratta a tutti gli effetti di opere di «scienza fantastica», più che di fantascienza in senso tradizionale, nelle quali Bulgakov utilizza le possibili conseguenze di pericolosi (e affascinanti) esperimenti scientifici per mettere in ridicolo la dittatura sovietica, la sua chiusura mentale, la sua rigidità normativa. Il protagonista di «Le uova fatali» è uno zoologo che, quasi per caso, mette a punto un «raggio della vita» in grado di accelerare miracolosamente lo sviluppo cellulare. Una scoperta destinata a provocare conseguenze mostruose e grottesche. «Cuore di cane» racconta invece il tentativo di trasformare un cane in una creatura in qualche modo umana tramite il trapianto di ipofisi e testicoli di un ubriacone morto. Il randagio finira con l'ereditare i peggiori difetti di entrambe le sue nature. Due piccoli ma incisivi capolavori della letteratura del Novecento, capofila di un intero filone di letteratura fantastica.» |
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«Un mite giornalista si trova coinvolto nella lotta antifascista nella calda Lisbona del 1938 «Tabucchi e convinto che e arrivato il tempo in cui dobbiamo chiedere anche alla letteratura di dire la verita: non la verita metafisica e del cuore, ma proprio la verita degli uomini, quella della loro condizione storica, dei pericoli che stanno correndo, degli assassini di cui sono autori e vittime» (Angelo Guglielmi)» |
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«Spesso dire di no è molto difficile, ma il rifiuto è in realtà parte fondamentale delle relazioni tra genitori e figli. Il libro si rivolge, sia per il tipo di scrittura utilizzato, sia per la casistica scelta per illustrare le diverse tappe evolutive dell'età infantile, al più vasto pubblico di genitori e psicoterapeuti. Ogni capitolo prende in esame una determinata fascia d'età che individua le possibili situazioni in cui «dire no» provoca un significativo cambiamento positivo nello sviluppo della personalità infantile, evitando al bambino di infilarsi in una dinamica autocentrata e «onnipotente».» |
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Le ragazze vestono secondo le mode dell'ultimo minuto. I ragazzi girano con i loro scooter o, meglio, con la BMW lunga, magari rubata al papà. Le ragazze si preparano ad incontrare il ragazzo della loro vita. I ragazzi si sfidano in prove di resistenza fisica, di velocità, di rischio. Sullo sfondo di una frenetica vita di clan, Stefano, detto Step, e Babi si incontrano. Lei ottima studentessa, lui ottimo picchiatore, violento, passa i pomeriggi in piazza davanti al bar o in palestra, la sera in moto o nella bisca dove gioca a biliardo. Appartengono a due mondi diversi, ma finiscono per innamorarsi. Un romanzo di vite quotidiane, di noia, di fatica, di adrenalina e di violenza. |
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«Questo volume nasce da un progetto di rilettura del poema omerico destinato alla scena teatrale. Baricco smonta e rimonta l'Iliade creando ventun monologhi, corrispondenti ad altrettanti personaggi del poema e al personaggio di un aedo che racconta, in chiusura, l'assedio e la caduta di Troia. L'autore «rinuncia» agli dei e punta sulle figure che si muovono sulla terra, sui campi di battaglia, nei palazzi achei, dietro le mura della citt� assediata. Tema nodale di questa sequenza di monologhi � la guerra, la guerra come desiderio, destino, fascinazione, condanna. Un'operazione teatrale e letteraria insieme, dalla quale emerge un intenso sapore di attualizzazione, riviviscenza, urgenza, anche morale e civile.» |
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«Lo avevamo lasciato con una domanda: riuscirò mai a tornare lì, dove solo gli innamorati vivono, tre metri sopra il cielo? E le risposte stanno per arrivare. È questo il seguito di «Tre metri sopra il cielo». Perché nessuna storia finisce mai davvero. E a volte si trasforma in ciò che non avresti mai potuto immaginare. Step è partito e sta per tornare. Sta per scoprire che niente è mai uguale a come lo avevi lasciato. O meglio, a come ricordavi che fosse. Così tutto cambia e rivela la sua vera faccia. Step imparerà che non sempre, in amore, sappiamo ciò che vogliamo davvero. Anche quando ci sembra d'essere sicuri.» |
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Carolina ha quasi quattordici anni. È unica, come lo sono molte ragazze di quell'età. È un momento magico. Ci sono le amiche con cui dividere i giorni e i sogni. Ci sono i primi baci rubati nella penembra del portone. C'è la musica che capita sempre al momento giusto e quelle parole che sembrano sempre parlare di lei. Poi ci sono le feste. C'è la scuola, ci sono gli scherzi tra gli alunni, a quel professore che è un soggetto, ma anche gli esami da preparare. C'è una nonna meravigliosa che la sa guardare in fondo all'anima. C'è un fratello leggendario che aiuta il suo cuore a sognare. E l'amore? Com'è per davvero l'amore? Ha forse gli occhi di Massimiliano, incontrato per caso? È quello l'amore? Chissà... Peccato che Carolina ha perso il cellulare e con il cellulare tutto quello che sapeva di lui. Però non ha dubbi, ritroverà quel ragazzo. E così, mentre sogna di arrivare presto tre metri sopra il cielo, la vita scivola spensierata tra le avventure di ogni giorno, tra le ombre della vita famigliare, ancora lontana dal sospetto e dalla sfiducia, accelera ogni volta che gli affetti le aprono il cuore, si arrampica con agilità sulla speranza, sull'alba, sul futuro. La strada è lì, di fronte a lei, invitante, morbida, infinita. E Carolina è pronta a essere felice. |
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Il protagonista è un uomo svuotato, malinconico, deluso. Ha creduto con passione all'ideale comunista e, dopo quasi dieci anni, non si è ancora del tutto rassegnato al crollo di un mondo e alla resa di quanti, come lui, avevano coltivato quella fede politica. Mario ha creduto con altrettanta passione nella famiglia, e ha cercato di crearsene una: non ci è riuscito, nonostante abbia cresciuto con dedizione e con pazienza prima i figli della moglie e poi quello nato dal suo matrimonio. E nemmeno le dinamiche del fallimento del rapporto coniugale gli sono poi molto chiare: l'amore che lo lega ai tre figli rimane dunque l'unica certezza della sua vita. Anche sul fronte professionale — è giornalista televisivo — sente fatiche e stanchezze: con la vittoria della destra è stato epurato e adesso vivacchia in radio, senza più desideri né ambizioni. L'incontro occasionale con Sonja, una giovane pianista russa che vive con l'altera nonna e la figlia di pochi anni, lo risucchia in una storia tragica e misteriosa che di donna in donna risale verso il tassello mancante, verso quel buio di domande senza risposta che è diventato il suo tormento. |
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«Don Gaetano è uomo tuttofare in un grande caseggiato della Napoli popolosa e selvaggia degli anni cinquanta: elettricista, muratore, portiere dei quotidiani inferni del vivere. Da lui impara il giovane chiamato «Smilzo», un orfano formicolante di passioni silenziose. Don Gaetano sa leggere nel pensiero della gente e lo Smilzo lo sa, sa che nel buio o nel fuoco dei suoi sentimenti ci sono idee ed emozioni che arrivano nette alla mente del suo maestro e compagno. Scimmia dalle zampe magre, ha imparato a sfidare i compagni, le altezze dei muri, le grondaie, le finestre — a una finestra in particolare ha continuato a guardare, quella in cui, donna-bambina, è apparso un giorno il fantasma femminile. Un fantasma che torna più tardi a sfidare la memoria dei sensi, a postulare un amore impossibile. Lo Smilzo cresce attraverso i racconti di don Gaetano, cresce nella memoria di una Napoli (offesa dalla guerra e dall'occupazione) che si ribella — con una straordinaria capacità di riscatto — alla sua stessa indolenza morale. Lo Smilzo impara che l'esistenza è rito, carne, sfida, sangue. È così che l'uomo maturo e l'uomo giovane si dividono in silenzio il desiderio sessuale di una vedova, è così che l'uomo passa al giovane la lama che lo dovrà difendere un giorno dall'onore offeso, è così che la prova del sangue apre la strada a una nuova migranza che durerà il tempo necessario a essere uomo.» |
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