|
|
Книги Dostoevskij F.
|
«Memorie dal sottosuolo», uscito a puntate nella rivista «Ероса» a partire dal 1864, costituisce una tappa centrale nella vicenda artistica e spirituale di Fedor Dostoevskij. In forma di monologo-confessione, e la storia della fallita redenzione di una prostituta e, nello stesso tempo, la tormentata indagine sull'inconscio, il «sottosuolo», e sull'impossibilita di capire a fondo se stessi e gli altri. L'io narrante e uno dei cosiddetti «uomini superflui», una persona che si limita a prendere atto dell'immensa ricchezza nascosta nel proprio intimo, e non trae alcuna conseguenza pratica, soffrendo acutamente, al tempo stesso, del proprio fallimento. «Dalle Memorie dal sottosuolo in avanti» scrive Igor Sibaldi «sulla scena della narrativa dostoevskiana compaiono queste singolari figure di ribelli non riconducibili ad alcuna fazione esistente, i protagonisti dei romanzi piu celebri: individui smarriti tra la propria angosciosa ricerca di una verita che illumini veramente la via, e uno iato tra loro stessi e la «maledetta realta» che nulla, nel loro destino di «superflui», riesce mai veramente a colmare».» |
|
«Delitto e castigo, pubblicato nel 1866 dallo scrittore russo Fedor Dostoevskij, insieme a Guerra e pace di Lev Tolstoj, fa parte dei romanzi russi piu famosi ed influenti di tutti i tempi. Esso esprime i punti di vista religiosi ed esistenzialisti di Dostoevskij, con una focalizzazione predominante sul tema del conseguimento della salvezza attraverso la sofferenza. Lo svolgimento dei fatti e quasi tutto a Pietroburgo, nel corso di un'afosa estate. Il romanzo ha il suo evento chiave in un duplice omicidio a scopo di rapina: quello premeditato di un'avida vecchia usuraia e quello imprevisto della sua mite sorella piu giovane, per sua sfortuna comparsa sulla scena del delitto appena compiuto. L'autore delle uccisioni e il protagonista del romanzo, un indigente studente pietroburghese chiamato Rodion Romanovic Raskol'nikov, e il romanzo narra la preparazione dell'omicidio ma, soprattutto gli effetti emotivi, mentali e fisici che ne seguono. Dopo essersi ammalato di «febbre cerebrale» ed essere stato costretto a letto per giorni, Raskol'nikov viene sopraffatto da una cupa angoscia, frutto di rimorsi, pentimenti, tormenti intellettuali e soprattutto la tremenda condizione di solitudine in cui l'aveva gettato il segreto del delitto; presto subentra anche la paura di essere scoperto, che logora sempre di piu i gia provati nervi del giovane: troppo gravoso per lui e sostenere il peso dell'atto scellerato. Fondamentale sara l'inaspettato incontro con una povera giovane, Sonja, un'anima pura e pervasa di una fede sincera e profonda, costretta pero a prostituirsi per mantenere la madre tisica e i fratelli.» |
|
Scritto in soli ventisei giorni, 11 giocatore narra la passione in-condizionata per il gioco d'azzardo che animava lo stesso Dostoevski] con la sua inebriante commistione di audacia, volut-ta e sofferenza. La duplice attrazione del protagonista per il gioco e per l'altera e inquietante Polina, pur in circostanze, am-bienti e atmosfere vagamente allucinati, riflette infatti vicen-de e ambienti reali della vita dell'autore. Ma un altro motivo autobiografico determina un piu segreto e vertiginoso intrec-cio nella storia, dal momento che Dostoevskij si trovo costret-to a consegnare il manoscritto del Giocatore in un tempo bre-vissimo, pena l'acquisizione dei diritti sulle sue opere da parte di un editore-usuraio. Cosi, da uomo divorato dalla passione per la roulette, scriveva della natura sovranamente superflua del gioco. E mentre s'innamorava di una donna serena, salda, positiva, si trovava emblematicamente a raccontare di un sen-timento forsennato, oscillante fra desiderio di schiavitu e pul-sione omicida, per una figura di donna ambigua, imprevedi-bile, possessiva. |
|
«Pubblicato a puntate nel 1868 sulla rivista moscovita «Russkij vestnik», Uidiota f u scritto frencticamcnte da un Dostoevski)' in-calzato dai debiti, tormentato dagli attacchi di epilessia, attratto dal canto di sircna della roulette. Eppure, nell'abisso della sua dispcrazione, il grande scrittore russo ha saputo darci un'ope-ra di grande luminosita, uno di quei libri il cui valorc artistico va ben oltre la qualita letteraria, amato da generazioni di lettori sui quali continua a esercitare immutato il suo fascino. Uidiota е infatti il romanzo in cui il realismo fantastico di Dostoevski) si misura con l'altissimo obiettivo di dare una rappresentazione artistica dell'uomo assolutamente buono. Protagonista с il prin-cipe Myskin, giovane ram polio aristocratico, malato e puro, dol-ce e strano, che si impone come l'incarnazione archetipica della bellezza morale. Un uomo «totalmente splendido», frammen-to del Cristo, attorno a cui prende vita quel mondo di tragedie с macchiette che е la Russia dell'Ottocento.» |
|
«Il giovane Raskolnikov, abbandonati gli studi, decide di uccidere una vecchia usuraia per dimostrare a se stesso di essere un uomo «eccezionale», al di la del bene e del male. Rimasto travolto dal proprio atto e tormentato dalla coscienza del fallimento, si consegna spontaneamente alla giustizia, cedendo a quella stessa norma che credeva di poter travalicare. Colpa, condanna ed espiazione: questi i capisaldi di «Delitto e castigo», capolavoro della letteratura ottocentesca, romanzo «poliziesco» concepito da Dostoevskij per «scavare a fondo tutti i problemi» dell`animo umano.» |
|
«Unanimemente considerata tra le opere piu alte della letteratura russa e di tutto l`Ottocento europeo, «I fratelli Karamazov» e l`ultima fatica di Dostoevskij. Pubblicato in parte, tra il 1879 e il 1880, sul «Messaggero Russo», vide la luce nella sua forma integrale nel 1880. Al centro della narrazione le vicende della famiglia Karamazov, padre e quattro figli, di cui uno illegittimo e tre nati da madri diverse, tutte precocemente scomparse. Aleksej, Dmitrij, Ivan e Smerdjakov si muovono circondati da un teatro di personaggi altrettanto cruciali e determinanti, non solo ai fini della narrazione ma anche ai fini del perfetto equilibrio su cui l`architettura del romanzo e costruita. E la storia di un parricidio, e la storia di una schiera di anime alla ricerca della verita e di una salvezza possibile, tutta spirituale, che l`autore cuce addosso al suo Aleksej, illuminandolo sin dalle primissime pagine di una luce forte e ostinata, che e propria solo degli «eroi». Introduzione di Eraldo Affinati.» |
|
«In un`umida giornata novembrina arriva a Pietroburgo il principe Lev Nikolaevic Myskin. E venuto a proclamare la sua verita da «idiota», che sovverte le tradizionali contrapposizioni tra Bene e Male, tra Amore e Odio e afferma una sua nuova Legge: quella della compassione e dell`accettazione del prossimo. Ma a questa verita tutti si ribellano; a respingerla e soprattutto Nastas`ja Filippovna, donna bellissima e perduta che non si sottrae al suo tragico destino, quello di finir vittima del passionale Rogozin. Opera in cui massimamente si trasfondono la visione dostoevskiana del mondo e un profondo sentimento religioso (tanto che nel principe Myskin e stata adombrata la figura di Cristo), «L`idiota» resta tuttora una lettura irrinunciabile. Introduzione di Mauro Martini.» |
|